Riscaldare gli ambienti della tua casa o del tuo ufficio in modo più efficiente di quanto si possa fare con i tradizionali radiatori, e con un maggior risparmio energetico, è diventato ormai un obiettivo facilmente realizzabile grazie all’installazione di un impianto di riscaldamento a pavimento, conosciuto anche come riscaldamento a pannelli radianti. Ne avrai sicuramente sentito parlare, ma forse hai pensato che sia un metodo troppo complicato. Scoprirai con noi che, grazie alla messa a punto di materiali e tecniche di posa all’avanguardia, l’installazione è più semplice di quel che credi, la manutenzione minima, e il risparmio sul lungo termine assicurato.

Inoltre, durante la stagione estiva i tubi possono essere alimentati con acqua fredda per raffreddare la stanza e il sistema radiante diventare 2 in 1, permettendoti di fare a meno del condizionatore.

I materiali necessari per l’installazione

Partiamo spiegando come funziona il riscaldamento a pavimento: si tratta di pannelli radianti che emettono calore, il quale si propaga in modo uniforme dal basso verso l’alto. Questo permette di aggirare il problema posto dai radiatori, che concentrano il calore nel punto in cui sono posizionati. Il calore viene accumulato nel pannello, per essere irradiato, solitamente tramite acqua riscaldata da una caldaia; e non è necessario, come nei radiatori tradizionali, che questa raggiunga temperature elevate, il ché già consente un risparmio energetico.

Quindi, per poter realizzare un impianto di riscaldamento a pannelli radianti posto sotto il pavimento, occorrono: i pannelli isolanti da porre come primo strato per impedire la dispersione di calore, le tubazioni, un massetto che inglobi le tubature e le protegga garantendo una regolare e lenta diffusione del calore, una caldaia, dei collettori che regolano i flussi d’acqua.

Su questa base potrai far realizzare il pavimento vero e proprio, senza limitazioni nella scelta del materiale di rivestimento, anche se alcuni materiali offrono prestazioni migliori di altri nella diffusione del calore.

Processo di posa

Premesso che esistono anche kit fai da te per installare gli impianti di riscaldamento a pavimento, precisiamo che il processo di posa è sì semplice, ma ben lontano dal poter essere eseguito in modo corretto e senza il rischio di commettere clamorosi (costosissimi!) errori, se non effettuato da un tecnico.

Procediamo passo passo: prima di cominciare con i lavori di posa si verifica lo spazio operativo e lo si prepara, pulendolo da residui di cantiere e qualsiasi materiale possa essere di intralcio al lavoro degli installatori. Eventualmente si procede al livellamento della superficie.

– Posa della fascia perimetrale

Una fascia adesiva o da fissare con silicone o piccoli chiodi verrà fissata lungo tutto il perimetro della stanza, servirà ad isolare la zona in cui poi si realizzerà il massetto.

– Posa dei pannelli isolanti

Sul fondo si poseranno i pannelli isolanti, fino a ricoprire tutta la superficie della camera. Si evita in questa fase di calpestare i pannelli già posizionati, per evitare malposizionamenti e dislivelli. Solitamente i pannelli sono termoformati con delle guide e bugnati per facilitare il posizionamento dei tubi e l’incastro tra di loro.

– Posa dei circuiti di tubature

Dopo aver fatto un progetto su come andranno disposti i tubi, si procede a posizionarli sui pannelli isolanti. Si segue uno schema a chiocciola, alternando i tubi di “andata” che portano l’acqua calda dal collettore e quelli che la fanno defluire dall’impianto. L’ultima parte del tubo di “ritorno” uscirà a lato del sistema di riscaldamento e sarà collegato al collettore.

– Installazione del collettore di distribuzione

Il collettore che regola i flussi di acqua calda e fredda si trova in una scatola di lamiera inserita nel muro, a circa 20 cm di distanza dal pavimento.

– Realizzazione del massetto

Una volta posizionate le tubature, si ingloberanno in un massetto dello spessore di almeno 4 centimetri, in cemento, sabbia, acqua e liquido termofluidificante.

Il collaudo si effettua riempiendo l’impianto e portandolo a pressione. Di solito l’impianto viene puoi svuotato, se non si prevede di metterlo in funzione in tempi brevi, in quanto la presenza di batteri all’interno dell’acqua stagnante potrebbe danneggiarlo. Dopo almeno 21 giorni, a massetto completamente asciutto e pavimentazione completata, si può procedere all’accensione dell’impianto. Inizialmente a temperature moderate, per poi aumentarle gradualmente.

Per quanto la spiegazione faccia capire che installare un impianto di riscaldamento a pavimento sia facile, la posa in opera deve assolutamente essere effettuata da tecnici del settore. Affidati quindi ad un’azienda con pluriennale esperienza se vuoi veramente risparmiare, potrai avere un preventivo e usufruirai in seguito della loro assistenza per la manutenzione; anche se la manutenzione di un riscaldamento a pannelli radianti ben fatto è praticamente inesistente.

Considerazioni finali e manutenzione

Ovviamente, come per tutti gli impianti, anche per quello di riscaldamento a pavimento possono insorgere problemi con il tempo e con l’usura; di solito si tratta di perdite ed infiltrazioni. Per questo motivo la scelta di materiali resistenti e l’esecuzione impeccabile delle giunture tra i tubi è fondamentale e va fatta da chi se ne intende. Così come i preziosi consigli dell’installatore sull’uso corretto dell’impianto sono indispensabili.

Per prevenire ed individuare in modo tempestivo eventuali malfunzionamenti, le ditte specializzate che installano gli impianti adottano tecnologie specifiche. Le formazioni di calcare possono essere prevenute con l’analisi del Ph e il trattamento professionale dell’acqua per addolcirla e purificarla, mentre eventuali problemi all’impianto e una performance non ottimale può essere individuata grazie alla termografia a infrarossi.

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