Formazione di muffa e macchie sulle pareti, legno di porte e mobili rovinato, pavimento scivoloso e condensa sui vetri: sono solo alcuni dei segnali della presenza di umidità, uno dei problemi più ricorrenti nelle nostre case. Un tasso superiore al 60-70% può diventare pericoloso per la casa stessa e per la salute, in quanto alla lunga potrebbe portare anche a infezioni respiratorie. Ecco perché ormai sono sempre di più coloro che decidono di acquistare un deumidificatore.

Scegliere il deumidificatore giusto però non è così semplice come potrebbe sembrare. Sono tanti e diversi i fattori di cui tenere conto. Vediamoli nel dettaglio.

I diversi tipi di deumidificatore

Oltre alla distinzione di base tra fissi e portatili, i tipi di deumidificatore presenti oggi sul mercato sono sostanzialmente due:

  • a condensazione: l’aria umida viene aspirata da una ventola che la convoglia verso un condensatore, dove viene raffreddata da un gas frigogeno: l’aria asciutta viene poi riscaldata e re-immessa nell’ambiente, mentre l’umidità residua raccolta in un serbatoio. I deumidificatori meccanico-refrigerativi sono i più utilizzati negli ambienti domestici e sono particolarmente indicati nelle zone con condizioni climatiche non troppo rigide

  • essiccativi o passivi: l’aria aspirata tramite la ventola viene portata verso un materiale in gel di silice con proprietà assorbenti che condensa in acqua l’umidità presente. Questo apparecchio funziona facendo circolare dell’aria in una sorta di ruota, la quale contiene un materiale che assorbe l’umidità e fa sì che, all’interno di un serbatoio, venga raccolta l’acqua derivata. Nonostante i deumidificatori ad assorbimento siano più silenziosi, economici ed ecologici sono ancora poco utilizzati negli ambienti domestici, anche perché risultano meno performanti, avendo minore capacità aspirante.

Esistono poi i climatizzatori con funzione di deumidificazione: i condizionatori più moderni infatti sono dotati di una specifica funzione “DRY”, ma risultano più impegnativi sia da un punto di vista economico che di installazione.

PRIMA DI COMPRARE UN DEUMIDIFICATORE

Al momento dell’acquisto, prima di pensare alla tipologia di deumidificatore, è importante valutare:

  • l’uso e la funzione prioritaria (migliorare in generale la qualità dell’aria o eliminare l’umidità in un ambiente in particolare?)

  • le dimensioni della stanza in cui collocarlo (ne basta uno per tutta la casa, in più stanze o solo in angoli specifici?)

  • il tasso di umidità medio e la temperatura della stanza

  • l’ingombro e lo spazio a disposizione

  • l’eventuale necessità di regolare in automatico il grado di umidità

A questo punto, potrai passare a considerare le singole caratteristiche dell’apparecchio: portata d’aria e capacità di estrazione, potenza e consumi, rumorosità, oltre che, ovviamente, anche il design estetico.

PORTATA D’ARIA E CAPACITÀ DI ESTRAZIONE

La portata d’aria e la capacità di estrazione indicano la capacità di trattamento, cioè la quantità d’aria che il deumidificatore riesce a trattare in un determinato periodo (generalmente indicato in m3/h) ovvero la quantità di acqua che è in grado di aspirare (generalmente indicato in l/24h). Si tratta di due valori importanti in quanto legati al fabbisogno di deumidificazione: per esempio, per piccoli spazi (intorno ai 15 mq) potrebbe essere sufficiente un deumidificatore con capacità 10l/24h, mentre per ambienti più grandi e magari molto umidi avrai bisogno di un 20-30l/24h. Più capiente è il serbatoio meno impegnativa sarà la manutenzione e, ovviamente, la necessità di svuotarlo.

POTENZA E CONSUMI

In media, la potenza di un condizionatore di media portata (20l/24h) è intorno a 200/300 W, quindi 0,2/0,3 kWh durante la prima ora di utilizzo, perché poi nelle successive si abbassa diminuisce. Quindi, possiamo tranquillamente dire che un deumidificatore non è un elettrodomestico molto dispendioso, e di solito consuma meno di condizionatori d’aria, lavatrici e addirittura phon. Naturalmente, più l’apparecchio sarà potente, maggiori saranno i consumi. In ogni caso, poi, influirà molto la classe di efficienza energetica.

RUMOROSITÀ

Il livello sonoro è un fattore da non sottovalutare: la rumorosità è legata alla portata d’aria (più è alta, più il deumidificatore sarà rumoroso), ma oggi i migliori marchi sono riusciti a proporre apparecchi più silenziosi. Il consiglio è quello di scegliere modelli con un livello di rumorosità inferiore ai 40 dB, che assicurano un fastidio davvero minimo.

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