È arrivato il momento di cambiare impianto di riscaldamento e non sai decidere tra caldaia o pompa di calore? Vediamo insieme le principali caratteristiche e differenze, vantaggi e svantaggi dell’una e dell’altra. Questa mini-guida alla scelta ti accompagnerà verso quella giusta.
Premesso che qui parleremo in particolare delle caldaie a condensazione, che hanno ormai del tutto soppiantato le caldaie tradizionali, partiamo con il dire che entrambi i sistemi hanno lo stesso scopo: portare l’acqua a una temperatura tale da alimentare l’impianto di riscaldamento e per l’uso sanitario
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ma mentre la caldaia è un generatore che PRODUCE calore sfruttando l’energia chimica di un combustibile (gas metano, pellet, GPL) che viene bruciato, intercettandolo e re-introducendolo nel circuito di riscaldamento
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la pompa di calore non produce ma TRASFERISCE il calore prelevato da una fonte naturale esterna (acqua, aria, terra) cedendolo all’interno, senza combustione. Se il sistema è reversibile, in inverno lo scambio di calore permette il riscaldamento della casa, mentre in estate agisce in modo opposto e genera fresco.
E già da questa prima sostanziale differenza si intuisce come la pompa di calore sia una soluzione più versatile, efficiente e sostenibile.
Ma vediamo i due sistemi nel dettaglio.
CALDAIA A CONDENSAZIONE: PRO E CONTRO
La caldaia a condensazione nasce dall’esigenza di evitare i consumi eccessivi e i relativi sprechi di combustibile fossile e, rispetto alle tradizionali caldaie a combustione, ha sicuramente una maggiore efficienza energetica e un minore impatto ambientale in quanto la condensazione dei vapori rilasciati dalla combustione del gas comporta un minore consumo di combustibile fossile. Tuttavia, il meccanismo di condensazione implica comunque un rilascio, anche se inferiore, di polveri ed emissioni nell’ambiente esterno, pertanto non basta ad arrestare i danni dell’inquinamento ambientale.
Inoltre, per ottenere il massimo di prestazioni, le caldaie a condensazione necessitano di un impianto di diffusione del riscaldamento che lavori a temperature più basse dei classici termosifoni (e infatti si combina perfettamente con il riscaldamento a pavimento), il che si traduce nella necessità di in un intervento di ristrutturazione.
Per quanto riguarda i costi, la caldaia è sicuramente più economica rispetto alla pompa di calore: in base alla potenza dell’impianto si va dai 500-600€ (24kW) ai 1500-2000€ (32kW). Per modelli più sofisticati con produzione di acqua calda e canalizzabili per riscaldare tutta la casa si può arrivare anche a 3000€. A questi prezzi bisogna poi aggiungere il costo relativo all’installazione e, naturalmente, le bollette dei consumi del combustibile.
POMPA DI CALORE: PRO E CONTRO
La pompa di calore utilizza come energia primaria per il riscaldamento una fonte naturale, pulita, rinnovabile e gratuita: non avviene nessun tipo di combustione quindi non si ha nessuna emissione nociva e produzione di fumi di scarico. Il non essere dipendenti da un combustibile fossile, rende i consumi di una pompa di calore mediamente inferiori del 20-30% rispetto a quelli della caldaia.
L’installazione è molto semplice poiché non necessita di canna fumaria o di allacciamenti ai tubi del gas ma solo con la rete elettrica: l’energia elettrica viene assorbita solo per far funzionare i componenti interni (compressore, ventole, schede elettroniche); se alla pompa di calore si abbina un impianto fotovoltaico si ottiene la massima sostenibilità ambientale.
L’investimento economico è ovviamente più alto: va detto però che grazie alla maggiore efficienza e ai ridotti nei costi di esercizio la spesa si ammortizza di solito nel giro di 5/6 anni. Senza contare che questo tipo di impianto fa aumentare la classe energetica (e il valore) dell’immobile.
POMPA DI CALORE O CALDAIA: QUALE SCEGLIERE?
Da quanto detto, risulta chiaro che la pompa di calore risulta una soluzione più efficiente, ecologica e sostenibile il cui unico “contro” risulta essere il costo iniziale più elevato. Al di là del budget c’è però anche un “limite operativo” che può far propendere la scelta verso la caldaia: il clima. Dal momento che la pompa deve prelevare calore dall’ambiente esterno, più la temperatura sarà bassa, minore sarà il rendimento. Pertanto nelle zone di montagna o con climi particolarmente rigidi la caldaia a condensazione rimane la scelta più indicata.
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