Classi energetiche dei condizionatori: come leggere le etichette

Come funzionano le etichette energetiche dei condizionatori

Ogni tipo di elettrodomestico quindi compresi i condizionatori hanno una propria etichetta energetica con i relativi parametri. Si tratta inoltre di una targa che dall’anno 2013 è diventata obbligatoria in base alle normative europee, e tiene conto delle classi che vanno dalla G alla A con quest’ultima considerata la migliore in assoluto. Le etichette energetiche sui condizionatori come quelle di altri elettrodomestici sono suddivise in vari settori ognuna con delle informazioni specifiche. Il nome del produttore e il modello sono le principali e presenti nella parte superiore ossia subito al di sotto del logo dell’UE. Nella maggior parte dei modelli in alto a sinistra, c’è poi la classe di efficienza energetica a cui il condizionatore appartiene. Si va dalla lettera A di colore verde fino alla F oppure alla G con quest’ultima che è considerata quella meno valida e di colore rosso.

Quando devi scegliere un condizionatore la lettura accurata dell’etichetta su di esso riportata è fondamentale, poiché ti permette di valutare alcuni parametri che si rivelano preziosi per la sua classificazione energetica. Quest’ultima infatti oltre ad indicarti il consumo, ti rende nota anche la prestazione in termini di energia valutata in base ad una scala che parte da 1 e arriva fino a 10, con il numero più alto considerato il migliore in assoluto. A parte questi indici riportati sull’etichetta, la scelta del condizionatore giusto va fatta accuratamente anche in base ad alcuni parametri che i nostri esperti tecnici conoscono molto bene. La trasmittanza termica ad esempio ossia quella di infissi e di altri tipi di serramenti serve a determinare il loro potere isolante. Nello specifico se il valore è pari a 5 W/m² K ovvero tipico di un serramento tradizionale risulta decisamente alto, e quindi indica che c’è una consistente dispersione. Viceversa se è pari a 2 W/m² K (oppure di numero inferiore), allora le prestazioni e il risparmio energetico sono garantiti. Detto ciò, è altresì importante aggiungere che per scegliere un buon condizionatore ci sono anche altri parametri da considerare e che a seguire troverai dettagliatamente descritti.

Come interpretare l’etichetta energetica del condizionatore

L’etichetta di un condizionatore nella medesima sezione in cui il brand costruttore descrive la classe di efficienza energetica presenta anche l’acronimo di SEER. Nello specifico si tratta di un valore che indica quella stagionale, ossia quando l’apparecchio viene utilizzato in modalità raffreddamento. Se il coefficiente è elevato, allora migliore risulterà l’utilizzo di energia prodotta dall’elettrodomestico. L’etichetta presente sui migliori modelli di condizionatori riportano anche altri importanti parametri come ad esempio i kW che segnalano la potenza nominale, ossia quanto l’apparecchio per linee generali consuma e la potenza massima necessaria nel contatore installato in casa o in ufficio. Ovviamente il consumo di kWh annuale è stimabile in relazione ad un utilizzo medio del condizionatore, anche se interpretarlo bene risulta importante poiché aiuta a minimizzare i consumi e a leggere meglio le bollette. Per completare la descrizione di ciò che è riportato sull’etichetta, devi sapere che i brand produttori sono obbligati ad elencare anche la rumorosità, fattore questo fondamentale specie se l’apparecchio intendi installarlo in camera da letto. Infine va sottolineato che generalmente che sul lato destro della targhetta di un condizionatore, troverai il parametro SCOP che nello specifico indica la prestazione in inverno quindi in modalità riscaldamento. Grazie a ciò, avrai una stima accurata del funzionamento della pompa di calore, essenziale quest’ultima proprio per generare aria calda in inverno e che se vanta un valore elevato, ti può garantire ottime prestazioni energetiche.